martedì 15 luglio 2008

Ho inventato un gioco! Primo passo

Per carità, non mi arrogo assolutamente il diritto di insegnare a nessuno "come si fa ad inventare un gioco" , anzi! Diciamo che, più che altro, quello che scrivo qui è un piccolo diario, l'annotazione di ciò che succede quando tutti i membri del gruppo si trovano assieme per creare qualcosa che potrebbe anche assomigliare ad un gioco, una minuta che condivido con i lettori che magari possono farmi notare qualche errore ed aiutarmi così a migliorare.
Fatta questa doverosa premessa, passo a riportare il "cosa succede" senza alcun filtro. Per proteggere l'identità dei rispettabili professionisti che orbitano attorno alla Factory (un ingegnere, un grafico pubblicitario, due commercianti, insomma persone che potreste incontrare per strada), userò dei nomi criptati.

Fase 1 "La scintilla"
Location: Tavolo di un'osteria, ingombro di bicchieri, piatti vuoti e posaceneri.
- Skimia, rivolto agli altri commensali «Ma lo sapete cosa sarebbe veramente carino!?»
- Conjljo con sguardo vacuo «Dimmi bro»
- Skimia «ho appena finito di leggere un fumetto veramente bbello, si chiama "The Luchadores Five", fa spianare dal ridere»
- Bellaneve «Si, l'ho letto prima, è carinissimo»
- Conjljo, sigaretta che pende dalle labbra, alza un sopracciglio «... aha...» che sta per: "descrivi minuziosamente la tua idea mio buon compare, la mia attenzione, che pare annebbiata dal vino che abbiamo testè finito, ma non lo è, è totalmente dedicata alle tue sagge parole"
- S. «Beh, l'idea è quella di fare un giochino da tavolo di quelli belli scemi, che abbia come protagonisti i Luchadores di lotta libera messicana, con quei costumi assurdi ed i nomi demenziali, lo facciamo bello rapido e scaricabile, che ne dite?»
- Bellaneve dimostra tutta la sua approvazione per l'idea scoppiettante «Dai!!! Che l'ultima volta che abbiamo provato a fare un gioco ci siamo quasi riusciti!»
- C. «...aha, si può fare...» che sta per :" Orpo amico mio! La tua idea è assai brillante!», poi continua «che sistema pensi di utilizzare?»
- S. «Usiamo le combinazioni di dadi! Nessun movimento da simulare su delle plance, è sufficente che i giocatori tirino e confrontino i risultati, potremmo sfruttare i dadi da 10 e riproporre le combinazioni del poker per fare delle supermosse!»
- C. «Uhm, si, mi vengono in mente un paio di soluzioni per le meccaniche »
Segue una fitta discussione sui sistemi ideali di gioco, con forti radicalismi e opposti pareri se sia meglio utilizzare i dadi a 10 facce o i comuni dadi a 6 facce, tale discussione si può protrarre per diverse ore, scemando e riprendendo intensità a più fasi.
Ore dopo, davanti al tabaccaio.
- C. «Bro, belle idee, mi è piaciuta la soluzione che proponevi per risolvere il problema della variabilità delle mosse»
- S. «Fratello di mio fratello, mi hai snocciolato diverse soluzioni per le probabilità di uscita dei risultati, è perfetto, siamo troppo a posto. Qual'era la soluzione che dicevamo per la variabilità delle mosse?»
- C. «Non me lo ricordo»
- S. «Nemmeno io»
Chiusura, magari con una bella sfumatura.

Ecco come come cominciamo a creare un gioco, l'idea di base è molto importante, diciamo che il soggetto del gioco ha sempre un ruolo fondamentale.
A mio modo di vedere è difficile cominciare a pensare di strutturare un gioco, che sia di carte o da tavolo, sul sistema, cioè l'utilizzo di una o più regole (in gergo "motore di gioco" o "meccaniche") che possono anche funzionare, ma che, al di fuori dal loro contesto perdono totalmente utilità.
Non escludo che degli ottimi giochi siano nati dalla necessità di trovare un contesto ad un buon sistema, ma personalmente preferisco costruirle attorno al soggetto di base, in modo che sia il soggetto a far evolvere il regolamento e non il contrario.
In qualunque caso le idee della "prima ora" appaiono sempre geniali, per cui ci si può comportare in due modi diversi:
Il metodo "A": ci si appunta, anche per sommi capi, il treno delle idee, in modo da poter tornare a controllare cosa si è detto anche giorni dopo l'idea principale. e sviluppare a partire da questi appunti.
Il metodo "BS": lasciar decantare le idee, quelle buone torneranno a far capolino alleggerite da tutto quello che all'inizio sembrava buono, ma che in realtà non lo è. il metodo "BS" è anche detto «mi son dimenticato che idee ci erano venute in mente, la prossima volta le scrivo».


Inside the post

Per giochi di carte non si intende (all'interno del post che avete, spero, appena letto) la classica tradizione ludica di giochi realizzabili con carte Francesi o Italiane che vanno dalla "scopa" allo "Chemin de fer", bensì giochi che possono essere giocati tramite speciali carte realizzate appositamente. Questi giochi comunemente si dividono in "GCC" Giochi di Carte Collezionabili come Magic: the Gathering, in cui parte del divertimento è la creazione di mazzi tematici e la collezione delle stesse carte, spesso illustrate in maniera superba, e Giochi di Carte Non Collezionabili , come Munchkin, in cui le carte hanno la sola funzione di sostenere il regolamento e far funzionare il gioco. provate a dare un'occhiata a www.wizards.com/magic o a www.sjgames.com/munchkin/game

I dadi sono un materiale assai amato da tutti i giocatori ( di ruolo, da tavolo o di società in generale), non mi so spiegare come mai vengano così amati ed utilizzati, considerando che spesso attirano l'odio di chi li lancia, fatto sta che se nella confezione di un gioco non ci sono almeno due dadi mi sento truffato. Per un po' di sotira dei dadi it.wikipedia.org/wiki/Dado_(gioco)

4 commenti:

Vera ha detto...

dai, vedrai che, anche questa volta, tra una dimenticanza e l'altra, tra un portacenere pieno e l'altro e tra un'infinità di bicchieri inesorabilmente vuoti, ce la faremo! BS RULEZ!!! :)

vignez ha detto...

Che noia fare le cose secondo uno schema rigido... e poi le cose fatte con il metodo BS sono quelle che ci vengono meglio... o no?!?

Gea ha detto...

è sempre interessante scoprire come nasce un'idea... grazie per aver condiviso l'inizio del vosrto processo creativo! e poi? e poi?:)
e comunque il metodo bs secondo me funziona davvero: ragionare con tante teste aiuta a migliorare le idee di base, quelle che poi non si ricorda nesuno evidentemente erano davvero dimenticabili... e poi è divertente!:)

Gea ha detto...

Ehilà! Hai appena ricevuto il prestigioso Premio Brillante Weblog 2008! Tutto spiegato nel mio blog! Ciaoooo!