martedì 25 novembre 2008

Quant'è dura l'avventura, più varie

Son tornato, vi son mancato? No? Vabbè tanto son qui lo stesso.
Come mai son sparito? Si chiederanno alcuni ( almeno spero) di voi lettori, la risposta è la seguente: Sto finalmente aprendo la mia fumetteria!!
Aprire una fumetteria è una cosa nelle migliori delle ipotesi lunga, nelle peggiori...lunga e difficile. Ovviamente non avendo alcuna voce in capitolo di scelte, beh, a me è toccata la peggiore delle ipotesi.... ma non son qui per tediarvi con puerili discorsi colmi di elettricisti, idraulici, omini della TNT e via dicendo, bensì son qui per invitarvi alla grande inaugurazione della nuova ed elettrizzante attività!
Orquindi ecco che mi appresto, tutti i lettori sono invitati sabato 20 Dicembre a Pietra Ligure (SV) all'inaugurazione della fumetteria "Jolly Roger" Corso Italia 14.
A tutti i lettori di questo annuncio ( spero che mi perdonerete l'uso improprio del blog) un simpatico omaggio o uno sconto extra sugli acquisti ( decido sul momento). Mi raccomando passate, anche solo per salutare prometto che nessuno se ne tornerà a casa scontento!!!

sabato 8 novembre 2008

Alimentare il sacro fuoco


Notte - interno.
«Sigaretta alla mano, una schimia sta battendo sulla tastiera. L'occhio cade sull'orologio in basso a destra dello schermo, sono le 3.25 della domenica mattina. Un'espressione di disappunto appare sul volto della schimia che chiude gli occhi e si abbandona alla musica nelle cuffie.»
Ogni tanto mi piace girovagare tra i blog(s?) e girando girando sono capitato sul blog di Giulijovska Pusciastova nel quale campeggia il volantino che (se non ho fatto i miei soliti errori) campeggia anche in questo post. Dato che sono un personale sostenitore del "fem power" Pusciastova, ecco che cerco di dare il mio supporto a questo gruppo di talentuose artiste :) diffondendo il manifesto che le Pusciastove hanno approntato per la kermesse Lucchese.
Buona fortuna a tutte :)

lunedì 3 novembre 2008

A Lucca non si va, si torna.

Che dire di Lucca? Già, che dire... di questa città nel mio ambito favorito si è già detto tutto ed il contrario di tutto, c'è chi va a visitare il Lucca comics and games e torna con uno stentoreo «Mai più» sulle labbra, e c'è chi come me, che tutti gli anni torna, più similmente ad un boomerang che ad un visitatore.
Anche quest'anno ho avuto la fortuna di visitare la città murata (dotata di mura) assieme ad un entourage davvero affiatato, il che ha generato un buon 90% del mio divertimento.
«Si, tutto molto bello, ma la fiera?» direte voi?
Beh, la fiera è stata un evento ricco e gagliardo ( ammettetelo, da quanto è che non sentivate dire "gagliardo"??), ed eccovi il sunto dei punti salienti di questi miei quattro giorni, proprio così come me li ricordo:

GIOVEDI: partenza stimata alle ore 16.00, partenza reale alle ore 20.30 sul camper dello Zorro.
VENERDI: arrivo a Lucca (ore 01.50, per cui è già venerdì), sotto il fortunale. Sonno sofferente a causa di borborigmi nell'aere (momenti di vita vissuta in comunità). Ore 07.non ho visto bene a causa del sonno, sveglia mia e del Conjljo, lo Zorro pareva uno strudel dentro il sacco a pelo. Colazione. ore 09.?? biglietti sotto la pioggia torrenziale. Padiglione dei comics di P.zza Napoleone, senso di bruciore alle mani che corrono al portafogli, salivazione aumentata a dismisura, voglia di acquistare qualunque cosa non fosse imbullonata in maniera stabile al pavimento.
Visita allo stand Renoir ed acquisto di "Lackadaisy", splendido fumetto di Tracy J Butler che non può mancare in nessuna collezione ben fornita ( non sto scherzando, compratelo!!).
Acquisto di "Aelis" e l'incontro con Nora Moretti (!!!) aumento della sudorazione a causa dell'emozione, la simpatia delle Sig.rina Moretti conquista tutta la combriccola, perfino Zorro (risaputo taccagno) compra una copia di "Aelis", complimenti Nora!!
Nel pomeriggio acquisto di "Don Zauker 2" e "Paperi in fiamme" con realtivo autografo dell'illuminatissimo et illustrissimo Sig. Sardelli (momenti di puro delirio).

SABATO: sveglia ore 09.00, allo Zorro lo si lascia dormire che è meglio... 09.30 prelievo bancario senza calza velata color carne 40 denari sul volto. 09.50 sbagliamo biglietteria poichè non ricordavamo che solo 2 biglietterie rilasciavano i braccialetti. 10.30 dopo la coda ci soffermiamo allo stand "Double Shot" e chiaccheriamo con alcuni tra i più schizzati artisti della fiera, approfitto per salutare questo nutrito e quanto mai geniale gruppo di fumettisti facendo loro tutti i miei complimenti (momenti di differenziale autobloccante). Passaggio di volata allo stand Pavesio per salutare i Tatini più tatini del mondo, grande scorno perchè i tatini sono oberatissimi di lavoro e non riesco a fermarmi con loro per più di un paio di minuti. Volata verso lo stand di Riccardo Burchielli, che incredibile ma vero, è uno che non se la tira nemmeno per scherzo, divaga con noi ed autografa a tutto spiano che quasi ci veniva voglia di invitarlo a fare una sbevazzata al pub, tipo "amiconi da film ammericano". Passaggio al padiglione dei games per far vedere un gioco di concezione BlackSand ad Andrea Angiolino, l'ideatore di Wings of War, persona molto umana, considerando che non solo ci ha dato utili consigli, ma ci ha anche incoraggiato a migliorare nel nostro lavoro (momenti di illuminazione karmica).
Serata passata a giocare a Wings of war e a migliorare nel nostro lavoro.

DOMENICA: ore 09.00 Usciamo dal camper che tanto lo Zorro dorme come un presidente del consiglio. Arriviamo come mastini allo stand Pavesio e rubo i tatini agli autografi grazie ad un mix di occhi da cucciolo di peluches e pura massa fisica, i tatini son sempre deliziosi!!
man bassa di tutti i padiglioni non ancora visitati, grandi interessi suscitano gli stands della self area, specialmente quello dei "3dpicch3" un gruppo eterogeneo di artisti emergenti et assai talentuosi.
Nel pomeriggio prova multipla di giochi nell'omonimo padiglione acquisto di Okko, un gradevole gioco da tavola di concezione Francese (momenti di invidia perchè i Francesi fan sempre delle cose che ci piacciono) e frenesia perchè è già domenica ed il momento di partire si avvicina, ma noi, come bambini viziati, vorremmo restare ancora un po' a giocare...
In sostanza, Lucca ci son tornato quest'anno e ci tornerò pure il prossimo.

mercoledì 8 ottobre 2008

I'm a geek and I'm ok, I sleep all night, I work all day...

Fatemi passare l'allegra citazione dei Monty Pythons, d'altronde non è che le mie condizioni cerebrali mi permattano di consegnare alla storia frasi ad alto impatto (sto cercando di nascondermi dietro al paravento dell'influenza). Mi limiterò quindi a costruire un post intero su ciò che ho trovato nelle sortite telematiche di questi giorni malaticci, sperando che possano risultare utili e/o interessanti.
Parte 1: il pianeta dei game geeks

Per tutti coloro che hanno una discreta conoscenza dell'inglese ci sono due punti sulla vasta cartina del "www" da segnalare, il primo è decisamente un faro degli "scimmiati ludici" (mia personale traduzione di "game geeks") un sito completo e aggiornato continuamente che tratta con molta professionalità i giochi da tavolo fornendone non solo una esaustiva descrizione ma anche una valutazione basata sui pareri dei frequentatori. Questo sito è BoardGameGeek che oltre alle classiche funzioni di ricerca nel sito presenta anche un'interessante database di tutti i negozi che vendono i giochi di genere, permettendo di fare ricerche mirate per gli acquisti.

In italia non siamo di certo da meno, se cercate recensioni ed opinioni, o il regolamento di un gioco, e volete il tutto nella lingua dei maccheroni, beh... non potete fare a meno di visitare La Tana dei Goblin . Il sito è completo di un esaustivo forum e fornisce materiale scaricabile con frequenza allarmante.

Ovviamente in Italia e nel resto del mondo non mancano siti dedicati all'intrattenimento ludico, ma ora non voglio tediare nessuno, per cui se trovate queste nozioni interessanti, fatemelo sapere e aggiungerò altri post sull'argomento.

Parte 2 Videodrome

Youtube non ha segreti forse, ma ha di sicuro delle zone inesplorate, come magari la serie di filmati Game Geeks (qui c'è il primo come esempio) presentati da un omino molto buffo (o almeno, a me lo pare). Questi filmati di volta in volta presentano un nuovo manuale di un gioco di ruolo facendo una breve descrizione dei suoi punti di fora e delle sue manchevolezze, certo, la maggior parte dei prodotti presi in esame dal bovino signor Wiegel non sono disponibili in italiano, ma si sa, la vita del geek è costellata di piccoli piaceri comprati all'estero...

Una piccola chicca perduta e una piccola chicca ritrovata ( non se ne abbiano i fan di Tolkien), esiste in rete una godibile parodia di Final Fantasy chiamata Ultimate Utopia XXIII che, a mio modesto parere, tutti i fan della saga videoludica dovrebbero guardare, se non altro, per bearsi dei mille dettagli inseriti nel cortometraggio che ci fanno dire "eh si è successo anche a me una volta".

Concludo il post che praticamente è un "inside the post", con una piccola richiesta, se qualche frequentatore di questo blog se ne intende di grafica ed impaginazione e ha voglia di lavorare pro bono, la BlackSand Entertainment Factory è alla disperata ricerca di un collaboratore per sviluppare i nostri progetti...

lunedì 6 ottobre 2008

La Febbra

testa che gira come una trottola
dolore in tutte le ossa del corpo (forse anche a qualcuna che non conoscevo)
occhio a mezz'asta lucido, da fare invidia a certe cernie che si trovano nel banco frigo
tosse cavernosa che pare una porta di chiesa che si chiude di scatto sui polmoni
naso chiuso / naso che perde (a scelta o a fasi alterne)
posizione favorevole: orrizzontale.
Carica virale superiore alla norma.

Ebbene si è la febbre che mi ha beccato proprio nel week-end

Dr.House
Dr.House
Simpson
Simpson
Simpson
Simpson...

ciò che ho visto la domenica in TV stando sotto le coperte con gatto-scaldapiedi a seguito, perso nei fumi della febbre in una giungla di fazzoletti appalottolati, confezioni di aspirina e tachipirina...

Spero di rimettermi nella vantaggiosa posizione verticale quantoprima.

lunedì 22 settembre 2008

Parigi, terra di burro e fumetti



Una volta giunti a casa ogni cosa diventa lontana nel tempo (tipo «ti ricordi di quando siamo andati a visitare Les Envalides?») e nello spazio (tipo che Parigi dista 1000 chilometri e li c'è poco da fare).
Ma ogni persona che è stata da qualche parte tornando porta sempre con se qualcosa per rinfrescare la memoria; fotografie, statuette kitsch, malattie tropicali o veneree... insomma souvenirs.
Nel mio caso oltre alle fotografie ho portato a casa 5 chili di fumetti che hanno ben valso l'adesivo "heavy load" sulla valigia.
La produzione francese è vasta quanto un mare ed altrettanto variegata. Si passa dalle vecchie glorie come i vari Tintin (eroe nazionale alla pari di De Gaulle) o Spirou, alle produzioni impegnate come le trasposizione in chiave fumettistica delle poesie di Baudelaire o "Alla ricerca del tempo perduto" di Proust.
Manga a parte, i francesi dimostrano il loro immenso rispetto per il fumetto stampando le loro opere in formato grande e cartonato, ovvero il classico formato che troviamo nei fumetti venduti alla FNAC, ma soprattutto dedicandogli dei negozi-tempio in cui l'avventore più impreparato, o italiano, può cadere preda di una sorta di sindrome di Stendhal della carta stampata.
Per chi si trova a visitare Parigi non posso fare a meno di straconsigliare una rapida (rapida per l'impatto sul portafoglio) sortita in quello che io ho definito "triangolo dell'orgasmo" senza alcuna velleità sessuale. Tale triangolo è situato sulla riva sinistra della Senna, laddove da Boulevard Saint Germain si stacca una strada chiamata Rue Dante (o meglio Dantè come mi dicevano i francesi), proprio dietro alla ben nota Notre Dame.
Su Rue Dante si affaccia Album, la fumetteria più tosta in cui io mi sia mai imbattuto, due piani di fumetti francesi ed action figures per tutti i palati e per tutti i denti, dall'altro lato di nuovo Album, ma questa volta dedicato interamente ai fumetti americani tradotti ed originali.
Proseguendo per Rue Dante troviamo in rapida successione Album fumetti classici e memorabilia, Little Tokyo, una piccola fumetteria dedicata ai soli manga, Pulp un'altra fumetteria americana, Album DVD e Rackham, fumetteria dedicata ai fumetti d'annata.
Se la cosa non bastasse a soddisfare i vostri palati esigenti, girando a destra alla fine di Rue Dante troverete Star Player, un negozio specializzatoin giochi che oltre alla solita gamma Games Workshop allestisce anche miniatue della Tedesca Freebooter, della Spagnola GameZone e le nazionalissime gamme della Rackham e di Helldorado.
Inutile dire che quest'angolo del quartiere latino è stata la mia croce e delizia, ricordiamo dei passaggi per quelle strade affermazioni come:
Io «Va beh ho speso un centinaio di euro in fumetti, ma preferisco non mangiare oggi, piutosto che non prenderli»
Mia moglie «Temevo che lo dicessi»
Oppure:
Io, prendendo il gioco di carte più pesante in vendita «Ooooh! hanno anche "Gloom" vabbè, butterò via qualche vestito dalla valigia»
Mia moglie non commenta più, non ne ha le forze.



In poche parole trovarsi a parigi e nel paese dei balocchi è un po' la stessa cosa per me, che vivo di stupidaggini e di velleità da geek, come il set di miniature del villaggio di Asterix o la raccolta di di Hellboy in un unico volume rilegato in velluto.
Unica nota di rammarico è il fatto che i nomi italiani stampati su carta d'oltralpe sono tanti, per non dire tantissimi, e il solo sapere che questi artisti, relegati nei nostri confini in confini ancora più piccoli dell' "Editoria di serie B" in Francia vengono trattati come seri professionisti lascia decisamente l'amaro in bocca.

INSIDE THE POST

Per chi volesse saperne di più su Album, vada pure a curiosare sul sito http://www.album.fr/index.htm


Curiosi di sapere cosa sia la gamma di miniature di Helldorado? date un'occhiata qui

Dalla Germania con furore, le miniature Freebooter

Dalla Spagna con ardore, le miniature di GameZone

domenica 14 settembre 2008

Alcune cose che non sapevate (forse) sulla Francia

Eccomi qui dalla postazione multimediale dell albergo (mi scuso per gli evidenti errori di battitura, ma la tastiera francese è per me alienissima) dicevo, eccomi per narrarvi un paio di francesità a caldo, chiamiamola "Piccola guida BSEF a Parigi"

"La grand cousine"
se andate in francia, a Parigi per lesattezza, attenti a queste parole legate al cibo:
1 blanc = contiene burro
2 au beurre = contiene molto burro
3 croissant = non contiene marmellata, ma sopperisce col burro
4 pommes frites = le ottime patatine fritte francesi sono fritte (appunto) in olio E burro
5 bretone = contiene MOLTO burro
6 tartare = al ristorante quando ho ordinato la tartara un cameriere mi ha avvertito " è di carne cruda signore", ma avrei prferito mi dicesse che la classica carne macinata di cui è fatta (ottima carne di provenienza certificatissima) è tenuta assieme dal.... ebbene si, burro

Il caffè, a Parigi non esiste, quindi non vale la pena di ordinarlo. Se si ha l ardire di farlo si viene puniti con una sorta di brodo di chicchi di caffè, lungo come un film di Truffaut e dai vaghi rimandi a:
liquirizia (dietro a notre dame)
bruciato (catena di cafè "indiana" piazza Denfert Rochearou)
anice (montparnasse)
bile travasata ( Pied de Cochon, les Halles. 2 caffè 6 eurini, in rapporto le ostriche costavano davvero meno)

Per il resto quel che si ordina al ristorante è veramente favoloso, i costi possono sembrare alti all inizio, ma con le portate è spesso compresa la mancia, l acqua (qui la gasata viene considerata una bibita, ordinarla e chiedere un consulto medico è uguale), il pane ed il contorno. Sulle porzioni, poi non c è da sindacare, sono nel migliore dei casi, abbondanti, se non enormi oltre che decisamente BUONE;
Ultima nota va all insalata, i condimenti sono guardati con sospetto oltralpe, niente olio e aceto, sostituiti da una cosa che ricorda vagamente quella salsa che al McDonald sta su tutto, e che, proprio come dal McDonald, io cerco di evitqre come lo scolo. La guarnitura è sempre fantasiosa, ma occhio alle barbabietole, che qui infilano in tutte le insalte con mio sommo dispiacere.

Bene per questa volta è tutto, mi sto preparando per un post che non puo mancare: BSEF e le fumetterie di Parigi.

A presto quindi e saluti Parigini a tutti

mercoledì 3 settembre 2008

au revuar

BlackSand per un po' se ne va (immagino con grande sollievo del mondo dei blogger :D)
Lunedì sarò a cantare "Lui, Lei, si amavano poi nelle notti a Paris" in un grazioso albergo di Montparnasse :)
Ci si risente al rientro, per raccontarvi di cosa sarà in grado di fare uno squinternato oltralpe.
Buona giornata a tutti

giovedì 21 agosto 2008

Essere geek ed altri piccoli piaceri della vita


Anzitutto spieghiamo (ricordate i preamboli che tanto mi piaciono?)
Essere geek è un punto d'onore per tutti i membri della Factory, anzi, possiamo tranquillamente dire che è l'unico parametro preso in considerazione per farne parte.
Ma cos'è un geek diranno i più?
Semplice, il geek secondo l'autorevole Wikipedia è: "Una persona con una devozione verso qualcosa in un modo che la dispone fuori dal comune. Ciò può essere dovuto all'intensità, alla profondità o al soggetto del suo interesse". Come è ovvio siamo dei geek in quanto totalmente votati ai giochi/fumetti/B movies/al gelato gusto puffo (!?) e in quanto tali abbiamo hobby da geek, giochiamo a giochi da geek e mangiamo cibo da geek (le tigelle col salame saran cibo da geek?).
Tra i giochi da geek vorrei riportarvene uno che ultimamente, grazie a ll'operato del buon Dejo ha ripreso con prepotenza, un posto sul mio tavolino da lavoro.
Tale gioco è perfetto et assai sublime in quanto permette a noi di sfogare ben due passioni in un colpo solo, questo gioco ha il nome di Vs.System CCG e ci permette di scatenare insidiose faide interne poichè ha come tema principale i supereroi Marvel e DC.
Immaginate, un tavolo, due contendenti, due mazzi. Il primo dedicato a Batman, l'altro al suo arcinemico Ras'al Ghul. Immaginate 1 minuto di sfida portata ai massimi livelli di sportività, seguito da una mezz'ora di insulti, urla belluine, scorretezze degne di Dick Dastardly e mimica esasperata... in effetti non è proprio necessario giocare a Vs.System per ottenerle, ma diciamo che aiuta.

Orbene, noi tutti stiamo fremendo per i preparativi di un torneo del suddetto gioco, giust per prenderci una pausa dallo stress dei progetti che fino ad ora abbiamo perseguito. Aspettatevi delle news.

mercoledì 13 agosto 2008

Ho inventato un gioco! "Come stai tu a matematica?"




Iniziamo subito col dire che questo post ha radici abbastanza vecchie (mamma quanto mi piacciono i preamboli!).
Due anni fa dei giuovani inventori di giuochi si trovavano in quel di Lucca per assistere alla illustrissima manifestazione conosciuta come "Lucca comics and games", i giuovani in questione erano niente popò di meno che l'intero staff della BlackSand Entertainment Factory. Orbene, tali giuovani erano trepidanti all'idea di poter assistere alla conferenza del loro personale mito, un omino del Texas chiamato Steve Jackson, che detto così magari non fa tanto, ma per chi, come noi, non conosce religione nè geografia, quel nome significa più o meno quel che significa Zonda per gli amanti delle auto, Kolinsky per gli amanti dei pennelli o Bourdain per gli amanti della cucina, insomma è una garanzia.
Durante l'attesissima ma ahimè spopolatissima, conferenza quell'uomo, che noi con sentimenti di massimo candore, guardiamo un po' come un papà, disse una cosa che avrebbe influenzato il nostro modo di lavorare solo dopo lungo tempo. Disse che per realizzare dei giochi bisogna avere una buona conoscenza della matematica. Li per li io, che stavo in prima linea con un cartellino "Stampa" falso come una banconota da 23 Euro, mi limitai a prendere appunti senza credere troppo a quelle parole.

- fine del preambolo -

Oggi mi trovo a creare giochi in una maniera un po' meno ingenua, diciamo che cerco di dare alle creazioni un'impostazione simile al professionale, e ripenso a quello che disse Steve Jackson con molta più preoccupazione, essendo io per la matematica quello che una lama smussata è per una bistecca succulenta ( inutile).
Oggi, dicevo, la BSEF si trova a dover risolvere un problema di sistema di un gioco. Il gioco in questione fino ad un mese fa andava benissimo, sembrava un orologio, senonchè, come ho detto nel post precedente, spunta fuori un problema dell'ultimo minuto:
Skimia: «Bro, ma il nostro sistema prevede il lancio di 6 dadi a sei facce vero?»
Conjljo: «Si, certo bro»
Skimia: «E dimmi bro, questo gioco dovrebbe essere gratuitamente scaricabile dalla rete, da qualunque tipo di curioso vero?»
Conjljo: «Questo era il piano Sir.»
Skimia: «Abbiamo un problema»
Conjljo: «...eggià»
Le nostre menti, in vacanza alla playa di Surrealandia d'improvviso tornarono a casa.
Trovare un sistema che possa simulare la varietà di risulatati garantiti da sei dadi a sei facce non è cosa esattamente immediata, ma noi c'eravamo messi nel pantano e noi ce ne saremmo tirati fuori.
Ed ecco che di colpo la statistica diventa decisamente utile, se volete creare giochi e conoscete la permutazione con ripetizione ( che per me significava solo "scambio un oggetto in cambio di un oggetto" prima) eviterete questo tipo di lavoro (punto 1 sull'immagine).
Naturalmente essendo un lavoro mattacchione non possono mancare sul nostro foglio di lavoro, rigorosamente di block notes, gli appunti sagaci (punto 2) che ci aiutano, in un secondo tempo, a capire a cosa serviva quel foglio così pieno di piccoli simboli, in modo tale da rendere il lavoro più semplice e scorrevole.
Tutto questo per dire che se dovete calcolare le molteplicità di uscita di alcune variabili (!???) e non volete consumare penna e fogli (punto 3) era meglio se stavate attenti durante l'oretta di matematica a scuola. Ma si sa, dagli errori si impara.

Inside the post

Se non conoscete Steve Jackson e le sue prodigiose opere date un'occhiata al suo sito, che ahimè è solo in inglese.

Se, come me fino a pochi giorni fa non avete idea di cosa sia la permutazione con ripetizione Wikipedia vi viene in soccorso, anche perchè io non saprei proprio spiegarla.

domenica 10 agosto 2008

Ho inventato un gioco! "Aspetta, cos'avevamo detto?"

A volte, o meglio, con allarmante frequenza, i giochi non si inventano lavorandoci sopra, ci si limita a rivedere qualcosa di già scritto e si viene colti da una specie di frenesia creativa, certe altre volte il destino beffardo ti lascia raggiungere un traguardo, per poi farti notare un errore a volte, o meglio, con allarmante frequenza, madornale.
In genere quando un gioco viene "costruito" si raggiunge il momento del "Playtesting", cioè la fase in cui il prodotto, pur avendo un aspetto embrionale è giocabile, e viene provato da ignare cavie che non capiscono assolutamente nulla delle regole, perchè illustrate sommariamente nella confuzione pre partita, ma che si immolano volantariamente per il bene del progetto, magari divertendosi nonostante le manchevolezze del sistema di gioco.
La fase di playtesting per essere fatta bene deve coinvolgere molti partecipanti ed essere ripetuta più volte, in modo tale da far affiorare tutti gli errori di progettazione e permettere ai game designers (oscura parola in un idioma antico traducibile con "malati mentali") di correggere tali errori. Più giocatori partecipano al play testing più è facile che questi errori affiorino in fretta ed il mestiere dei game designers diventa più facile e spedito. I progettatori, infatti, avranno cura di appuntarsi tutti i problemi riscontrati dai giocatori, e pieni di energia creativa, torneranno al tavolo per sistemare i problemi fino ad ottenere un buon gioco completo e ben definito.
Tutto quello che è stato detto accade in linea puramente teorica.
Nel reame di Surrealia (un paese scevro da unicorni ed arcobaleni, ma pieno di nonsense) dove laBlackSand Entertainment Factory ha sede, i giochi vivendo una vita propria, raggiungono la fase detta "Ehi! Sembra che tutto fili liscio", per poi cadere in quella ampiamente conosciuta come "C$&&0! Questo non funziona proprio" che posticipa il momento del playtesting di qualche tempo, diciamo, giusto il tempo di trovare una nuova soluzione e di riscrivere in toto il regolamento.
Ora, immagino che questo post non rifletta esattamente un'immagine assai professionale, ma almeno nessuno potrà mai dire che su questo Blog ci siano scritte delle menzogne.

domenica 3 agosto 2008

I love the world

Bork


Questo è il video che Discovery Channel sta utilizzando per la sua campagna pubblicitaria 2008 .

Perchè inserire un post che parla di questo video invece delle solite considerazioni sui giochi?
Punto primo perchè Discovery Channel è uno dei pochi canali televisivi che seguo assiduamente, nonostante che da tre giorni Discovery Civilization sia uscito dal mio televisore.
Punto secondo perchè questo spot muove qualcosa dentro di me. Non nego che possa sembrare piuttosto stupido che un omaccione si commuova quando sente "I love the whole world it's just a brilliant place", ma il fatto è che è proprio così per me, amo le montagne, il cielo azzurro e l'oceano, amo il mondo e tutte le sue stranezze, non mi stanca mai il cercare risposte alle mie domande. Mi piace il mondo, mi piace (quasi sempre) chi lo abita, mi piace guardarmi intorno.
Si, caro Discovery Channel, The world is just awesome.

domenica 27 luglio 2008

è la prima volta che vinco qualcosa :...)



*attimo di imbarazzo*

Apro il il blog e trovo un commento in più rispetto all'ultima volta, controllo.
1) vado a vedere il blog di Gea.
2) leggo attentamente il blog incriminato.
3) torno sul mio blog.
4) leggo attentamente il commento sul mio blog.
5) torno sul blog di Gea.
6)ripeto il punto 2 (vedi).
7) incredulità mista a «ci sarà un errore».
8) Felicità e un po' di commozione.

Che posso dire oltre a GRAZIE? *colpo di tosse* inforco un paio di occhiali:
«Ringrazio l'academy che ha deciso di premiarmi con questo prestigioso riconoscimento...» No no no, troppo Oscar.... «Ringrazio Gea per aver trovato interessante quello che scrivo e per avermi premiato con il suo interesse» meglio.

Giunge quindi il momento in cui anche io premi qualcuno con il prestigioso "Brillante Weblog", ecco qui di filato le mie nominations:

- Gea della Favola Blu perchè il suo blog colpisce in pieno i criteri di premiazione, è brillante ed è scritto con verve deliziosa, ma soprattutto mi regala, ad ogni nuova tavola, un po' di emozioni.

- Nora Moretti di cui sono non solo un blog- lettore, ma anche un fan da quando ho acquistato "Mondombra" in fumetteria.

- i Tatini "Chats Noirs" la cui simpatia e gentilezza mi hanno conquistato fin dalla prima volta che li ho conosciuti.

- Ausonia perchè trovo il suo blog semplicemente fantastico, come i suoi lavori d'altronde.

- Valentina di The Lonely One's Lament che merita il premio per la simpatia eletrizzante che mi mette di buon umore.

- il blog Psychorainbow di Strega Iane guadagna il premio perchè i suoi interessanti character design per i giochi di ruolo mi hanno fatto venire in mente alcuni personaggi per le avventure nelle mie sessioni.

- Radio Aria Libera vince il premio come miglior pensiero indipendente corredato da vignette.

Una menzione d'onore va ovviamente a Veve in the Box per il suo libro in uscita :)

Per chi volesse premiare i suoi blog più brillanti, ecco il regolamento:

Il Brillante weblog è un premio assegnato ai siti e i blog che risaltano per la loro brillantezza sia per quanto riguarda i temi che per il design. Lo scopo è quello di promuovere tutti nella blogosfera mondiale!
1. al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato mostrando il link del suo blog;
2. scegli un minimo di 7 blog (o di più) che credi siano brillanti nei loro temi o nel loro design. Esibisci il loro nome e il loro link e avvisali che hanno ottenuto il Premio “Brillante Weblog”
3. (facoltativo) esibire la foto (il profilo) di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo blog.


Ancora grazie a Gea per la premiazione *lacrimuccia* .

martedì 15 luglio 2008

Ho inventato un gioco! Primo passo

Per carità, non mi arrogo assolutamente il diritto di insegnare a nessuno "come si fa ad inventare un gioco" , anzi! Diciamo che, più che altro, quello che scrivo qui è un piccolo diario, l'annotazione di ciò che succede quando tutti i membri del gruppo si trovano assieme per creare qualcosa che potrebbe anche assomigliare ad un gioco, una minuta che condivido con i lettori che magari possono farmi notare qualche errore ed aiutarmi così a migliorare.
Fatta questa doverosa premessa, passo a riportare il "cosa succede" senza alcun filtro. Per proteggere l'identità dei rispettabili professionisti che orbitano attorno alla Factory (un ingegnere, un grafico pubblicitario, due commercianti, insomma persone che potreste incontrare per strada), userò dei nomi criptati.

Fase 1 "La scintilla"
Location: Tavolo di un'osteria, ingombro di bicchieri, piatti vuoti e posaceneri.
- Skimia, rivolto agli altri commensali «Ma lo sapete cosa sarebbe veramente carino!?»
- Conjljo con sguardo vacuo «Dimmi bro»
- Skimia «ho appena finito di leggere un fumetto veramente bbello, si chiama "The Luchadores Five", fa spianare dal ridere»
- Bellaneve «Si, l'ho letto prima, è carinissimo»
- Conjljo, sigaretta che pende dalle labbra, alza un sopracciglio «... aha...» che sta per: "descrivi minuziosamente la tua idea mio buon compare, la mia attenzione, che pare annebbiata dal vino che abbiamo testè finito, ma non lo è, è totalmente dedicata alle tue sagge parole"
- S. «Beh, l'idea è quella di fare un giochino da tavolo di quelli belli scemi, che abbia come protagonisti i Luchadores di lotta libera messicana, con quei costumi assurdi ed i nomi demenziali, lo facciamo bello rapido e scaricabile, che ne dite?»
- Bellaneve dimostra tutta la sua approvazione per l'idea scoppiettante «Dai!!! Che l'ultima volta che abbiamo provato a fare un gioco ci siamo quasi riusciti!»
- C. «...aha, si può fare...» che sta per :" Orpo amico mio! La tua idea è assai brillante!», poi continua «che sistema pensi di utilizzare?»
- S. «Usiamo le combinazioni di dadi! Nessun movimento da simulare su delle plance, è sufficente che i giocatori tirino e confrontino i risultati, potremmo sfruttare i dadi da 10 e riproporre le combinazioni del poker per fare delle supermosse!»
- C. «Uhm, si, mi vengono in mente un paio di soluzioni per le meccaniche »
Segue una fitta discussione sui sistemi ideali di gioco, con forti radicalismi e opposti pareri se sia meglio utilizzare i dadi a 10 facce o i comuni dadi a 6 facce, tale discussione si può protrarre per diverse ore, scemando e riprendendo intensità a più fasi.
Ore dopo, davanti al tabaccaio.
- C. «Bro, belle idee, mi è piaciuta la soluzione che proponevi per risolvere il problema della variabilità delle mosse»
- S. «Fratello di mio fratello, mi hai snocciolato diverse soluzioni per le probabilità di uscita dei risultati, è perfetto, siamo troppo a posto. Qual'era la soluzione che dicevamo per la variabilità delle mosse?»
- C. «Non me lo ricordo»
- S. «Nemmeno io»
Chiusura, magari con una bella sfumatura.

Ecco come come cominciamo a creare un gioco, l'idea di base è molto importante, diciamo che il soggetto del gioco ha sempre un ruolo fondamentale.
A mio modo di vedere è difficile cominciare a pensare di strutturare un gioco, che sia di carte o da tavolo, sul sistema, cioè l'utilizzo di una o più regole (in gergo "motore di gioco" o "meccaniche") che possono anche funzionare, ma che, al di fuori dal loro contesto perdono totalmente utilità.
Non escludo che degli ottimi giochi siano nati dalla necessità di trovare un contesto ad un buon sistema, ma personalmente preferisco costruirle attorno al soggetto di base, in modo che sia il soggetto a far evolvere il regolamento e non il contrario.
In qualunque caso le idee della "prima ora" appaiono sempre geniali, per cui ci si può comportare in due modi diversi:
Il metodo "A": ci si appunta, anche per sommi capi, il treno delle idee, in modo da poter tornare a controllare cosa si è detto anche giorni dopo l'idea principale. e sviluppare a partire da questi appunti.
Il metodo "BS": lasciar decantare le idee, quelle buone torneranno a far capolino alleggerite da tutto quello che all'inizio sembrava buono, ma che in realtà non lo è. il metodo "BS" è anche detto «mi son dimenticato che idee ci erano venute in mente, la prossima volta le scrivo».


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Per giochi di carte non si intende (all'interno del post che avete, spero, appena letto) la classica tradizione ludica di giochi realizzabili con carte Francesi o Italiane che vanno dalla "scopa" allo "Chemin de fer", bensì giochi che possono essere giocati tramite speciali carte realizzate appositamente. Questi giochi comunemente si dividono in "GCC" Giochi di Carte Collezionabili come Magic: the Gathering, in cui parte del divertimento è la creazione di mazzi tematici e la collezione delle stesse carte, spesso illustrate in maniera superba, e Giochi di Carte Non Collezionabili , come Munchkin, in cui le carte hanno la sola funzione di sostenere il regolamento e far funzionare il gioco. provate a dare un'occhiata a www.wizards.com/magic o a www.sjgames.com/munchkin/game

I dadi sono un materiale assai amato da tutti i giocatori ( di ruolo, da tavolo o di società in generale), non mi so spiegare come mai vengano così amati ed utilizzati, considerando che spesso attirano l'odio di chi li lancia, fatto sta che se nella confezione di un gioco non ci sono almeno due dadi mi sento truffato. Per un po' di sotira dei dadi it.wikipedia.org/wiki/Dado_(gioco)

lunedì 7 luglio 2008

1.15 Dire Straits - Sultans of swing

Fine settimana passato all'insegna degli amici ritrovati (chi in via telematica e chi in via fisica), è tornato il terzo uomo-chiave della Factory, Zorro che ha lavorato a lungo in quel di Ravenna e che ora è tornato ai suoi lidi natii ed è stato immediatamente messo sotto per aggiornarsi con i progetti.
Proseguono i miei saluti con Leanan, che si è unita ad un gruppo assai squinternato per festeggiare un compleanno cinese a base di Udon piccanti e Sakè, Kismat, amica lontana perduta di vista per un po' ma sempre vicina, i Tatini Francesca e Giovanni oberati dal lavoro e Gea che con squisita gentilezza sopporta la mia logorrea.
Perchè i saluti? Non perchè me ne vado, ma per celebrare la presenza di persone la cui compagnia mi aiuta a sopportare il tedio di convivere con me stesso.

Sul fronte caldo (lo sviluppo dei progetti ludici) ci sono alcune interessanti novità, presto sarà disponibile per gli utenti del blog la versione beta,
scaricabile gratuitamente, di "Mucha Lucha!!!" il gioco sulla lucha libre messicana creato da BlackSand Entertainment Factory che attualmente è nella ribollente fase finale dell'impaginazione.

martedì 1 luglio 2008

3.22 Barbarian Pipe Band "La Losna"

Un nuovo progetto sta prendendo corpo, dopo le fatiche di "Nessun dorma" che dovrebbe essere giunto (tenendo le dita incrociate) sul tavolo degli esaminatori ieri, una notte insonne mi ha fatto venire in mente un plot interessante per sviluppare un gioco di ruolo, ovverosia "life in dreams" (titolo momentaneo) .
L'idea è quella di permettere ai giocatori di immedesimarsi nelle avventure che tutti noi viviamo durante il sonno, nelle idee iniziali c'è quella di gestire i personaggi sotto due lati, il primo, diciamo tattico/ gestionale, serve al giocatore per gestire gli avvenimenti durante la fase conscia e permette di acquisire punti per creare il proprio alter ego nel sogno. Mentre l'altro lato è quello di puro gioco di ruolo, con questa parte della scheda i giocatori si muovono nei reami del sogno e giocano le loro avventure.
Per fare un esempio sfrutto proprio l'idea che mi ha interessato di più. Un personaggio che nella sua vita diurna
fa l'artista raccoglie, lavorando, molte informazioni che il cervello rielabora durante il sonno. Questo fa del l'artista un "Esploratore dei sogni" durante la fase onirica perchè il suo personaggio durante questa parte di gioco sarà spinto ad inseguire l'ispirazione o a cacciare nuove idee espandendo così la sua conoscenza del mondo onirico.

Non so come sia per gli altri ideatori di giochi, ma a me le idee arrivano sotto forma di immagini o stili a cui ispirarmi attaccando attorno a questi via via il background, l'ambientazione ed il regolamento. Questa volta le ispirazioni mi sono arrivate come tante piccole faville, le avventure del Barone di Munchausen, Little Nemo e anche un po' di Mirrormask, questo è un buon segno.
Per il momento più che un progetto è un abbozzo, sono ancora piuttosto lontano dall'obbiettivo ma sono abbastanza convinto che l'idea possa essere interessante.

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Per chi non conoscesse Winsor McCay ho postato una tavola del suo mai abbastanza elogiato "little Nemo in Slumberland"(sperando di non contravvenire a nessun copyright!!) .

Per chi invece non conoscesse "Le avventure del Barone di Muchausen" consiglio di dare un'occhiata al film diretto dall'ex Monty Phyton Terry Gillian, che ha rapito la mia fantasia da bambino. http://it.youtube.com/watch?v=vuqBKiKycbA

Mirrormask è invece il film "disegnato" dalla mano di Dave Mckean www.mckean-art.co.uk l'artista che ha firmato le copertine di Sandman oltre che ad alcuni albi di enorme pregio come "La comica tragedia o tragica commedia di Mr.Punch" o "Arkham Asylum" solo per citare i primi due che mi vengono in mente.

domenica 29 giugno 2008

22.55 Tom Waits "Underground". Di ritorno da Milano

Ritorno da un week end di quelli belli tosti, partenza il venerdì per cominciare un trasloco che mi impegnerà a più riprese durante l'estate, fortunatamente non mancavano le braccia, rubate al resto della factory (rubare braccia rubate all'agricoltura...mah), ma l'andare alla Milano afosa, la Milano da bere, quella Milano dei navigli congestionati da persone in libera uscita il sabato, della fiera di Senigallia e della Chinatown, l'andare a quella Milano è sempre un piacere, perchè si rivedono amici lontani e si conoscono nuove persone, ci si gode un po' l'essere turisti anomali e soprattutto si comprano un sacco di cose.
Il risultato di 2 giorni brucia portafogli giacciono sul tavolo ad eterno memento del fatto che cercando bene la casa può essere ulteriormente stipata di assurdità. I trofei di caccia sono nell'ordine:
- 1 polipo/seppia dall'aspetto decisamente stralunato ( per quanto buffo) che mi ricorda piacevolmente quello aggrappato al cofano dell'auto di The Goon (finirà ovviamente sul ripiano dell'auto, cimitero dei peluches di tutto il mondo) delle dimensioni di un casco di banane.
- 2 lampade Spoka così carine che non potevano essere lasciate nel negozio (finiranno a fianco dei PC) simili a fantasmini e dalla lucetta rilassante.
- Taralli e scaldarelli in quantità sufficienti da sfamare alcune divisioni d'armata
- Altri taralli (spuntati come ninja da un'altra borsa)
- The Pro, dissacrante, osceno, divertente e terribilmente breve albo a fumetti del funambolico Garth Ennis, della deliziosa Amanda Conner e dello strafamoso Jimmy Palmiotti ( lo vidi, lo volevo da tempo, la mano scattò prima che il cervello potesse far partire un pistolotto)
- Liberty Meadows, raccolta N°4 delle striscie più gustose che abbia mai letto da un paio d'anni a questa parte.
- The Moth, classico acquisto d'impulso, ma quando la copertina di un fumetto mostra il supereroe che sfonda un telone gridando "Scusi... dov'è il bagno?" non ci si fanno domande, si compra e basta.
- Cofanetto contenente, su 7 DVD, la serie completa de "Monty Phyton's flying circus", il gotha del divertimento su supporto plastico, stavo facendo la punta al prodotto per il mio compleanno, ma ho colto l'occasione al volo...
E del trasloco? beh, quello che siamo riusciti a caricare in macchina ce l'abbiamo messo, tornare a Milano ogni tanto mi alleggerisce le tasche, ma mi riempie il cuore.

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http://www.ikea.com/it/it/catalog/categories/range/10371/10408 il modo migliore per dichiarare al mondo intero che barba, calvizie e pancia non fanno di te una persona adulta è l'acquisto di una lampada per bambini.

The Goon www.thegoon.com edito nella versione originale dalla Dark Horse ed in italia dalla Magic Press, è un fumetto assolutamente unico nel suo genere, Erik Powell illustra e scrive in modo scorrevole ed affscinante qualcosa a metà tra una gangster story, un fumetto dell'orrore ed un pizzico di demenzialità sconvolgibudella. (Indispensabile)

The Pro http://en.wikipedia.org/wiki/The_Pro_(comics) è un volume singolo (quindi l'acquisto non turba lo spazio sulla mensolina nè le tasche in modo continuativo) edito qui da noi dalla BD, che narra le improbabili avventure di una PROstituta dotata di superpoteri in un supergruppo di eroi bigotti e tanto farseschi da rappresentare non solo la parodia degli originali, ma anche di molte persone che si possono incontrare per strada tutti i giorni.

The Moth, o meglio Steve Rude's the Moth www.darkhorse.com/profile/profile.php?sku=13-151 è un fumetto che non ho ancora inquadrato bene, se state leggendo queste righe (senza esservi annoiati! Complimenti!!) ricordatemi di tornare a parlarne.

www.libertymeadows.com è il sito dove potete sbirciare i lavori di Frank Cho, ogni altra informazione da parte mia sull'argomento sarebbe estremamente di parte, ma se vi piace la comicità strip, l'umorismo alla Belushi (il mai abbastanza compianto, non il fratello che sopravvive grazie al cognome) ne rimarrete sicuramente piacevolmente colpiti. (leggerlo e non ridere è impossibile)

I Monty Phyton's sono un gruppo di comici (ma chiamarli comici è riduttivo) Inglesi che tra il 1969 e il 1974 hanno preso il nonsense è lo hanno trasformato in arte, il resto è mito. date un'occhiata http://www.intriguing.com/MP . (sapete perchè la posta indesiderata si chiama spam? merito loro).

giovedì 26 giugno 2008

15.42 Free as a bird

Quasi le quattro di un caldo pomeriggio estivo, sto lavorando ad alcune bozze per un gioco di ruolo da proporre all'altra mente creativa della BlackSand entertainment factory, ma il caldo è davvero spiazzante, così mi distraggo un po' e comincio a scrivere un diario , appunti di viaggio fatti restando seduto a casa davanti al PC.
I Beatles risuanano nelle cuffie, potrebbe essere una buona idea cambiare il sottofondo musicale per darmi un po' di brio, ma boccheggio alla sola idea di cercare una colonna sonora migliore.

E' da poco finito il periodo frenetico del playtesting del gioco che noi, sviluppatori di giochi dilettanti, proporremo per il concorso "Miglior gioco inedito del Lucca comics and games". Creare dal nulla un gioco è decisamente una bella esperienza, per quanto faticosa e non priva di stress, le idee più interessanti sembrano sempre difficilissime da realizzare su di un massimo di 110 carte 6x9 cm, poi di colpo arriva l'epifania e si butta via il lavoro di brainstorming da ulcera per ricominciare tutto d'accapo, beh questa non è la parte bella, ovviamente.
La parte bella arriva quando cominci ad effettuare le prime partite di prova, taccuino alla mano per segnarsi le carte che «no, proprio non vanno» e quelle che «beh, si funziona, ma io farei...» e vedi che le tue idee hanno preso corpo e generano DIVERTIMENTO (lo scopo ultimo di qualsiasi gioco), dopo la fase estatica ecco che la curva a campana prende il suo corso discendente, il pacchetto contenente due mazzi completi di carte, il regolamento e un cd con tutto il materiale in formato digeribile da un PC, esce di casa per una destinazione lontana (più metaforicamente che fisicamente) è la quasi la fine di Giugno e si comincia a puntare il forum del Lucca Comics and Games per vedere se si sa qualcosa del tuo gioco... tutto il resto è attesa.
Comunque l'anno prossimo attorno a Maggio, quando ci ricorderemo di controllare il nuovo bando di concorso saremo di nuovo pronti a ricominciare tutto.
Diavolo come mi piace inventare giochi!
Inside the post

http://www.luccacomicsandgames.com/default.php è il sito della manifestazione di Lucca Comics and Games.
http://forum.luccacomicsandgames.com è il forum della manifestazione, con le sue informazioni utili ed eterna fonte di nervosismo (se hai spedito il gioco e non sai nemmeno se riesci a partecipare)